La Creatività: un ponte tra Terra e Cielo

Durante il mio ultimo viaggio a Londra, camminando per le strade del Centro, sono capitato in una Libreria Esoterica. E’ incredibile come ciò che ci serva, arrivi costantemente nel nostro cammino.

Può essere che a volte sia semplicemente necessario non distrarsi e restare presenti al linguaggio della Vita?

E così, un pò stupito di trovarmi di fronte a una libreria dell’Occulto,  il mio sguardo è stato catturato da un nuovo mazzo di carte: Body Healing Cards di Ewald Kliegel & Anne Heng.
E come spesso mi accade nella casualità degli eventi ho deciso di acquistarle.
Il tema della guarigione mi ha sempre molto incuriosito ed attirato. E non vi nego che da tempo stavo cercando altri mezzi di espressione oltre ai mie adorati Tarocchi di Marsiglia.
In questo periodo molti di voi sanno che sono stato davvero impegnato per realizzare un mio piccolo grande sogno: la realizzazione di Villa Allegra, casale nel Bosco e Retreat nella Natura per ritrovare la propria essenza e la propria radice.
Potete immaginare che questa nuova avventura mi ha preso tantissimo tempo ed energia.

Ma finalmente questa Estate ho trovato il tempo per studiare la guida delle Carte della Guarigione del Corpo e per prendere contatto con le 56 immagini.

Pescando la carta del giorno ho girato l’Utero.

Questa carta ha una forte valenza femminile.
Senza dubbio rappresenta la base della creazione. La Madre Terra che crea.
Una porta aperta sulla vita.
Che ci ricorda che è necessario concepirci con calma, pazienza e cura.
E che nascere è qualcosa di naturale e ognuno ha il suo giusto tempo.
Sento questa carta come un invito a stare.
Incubiamo per un periodo sogni, idee, desideri. E poi arriva il tempo di realizzarli.
Senza dubbio ci ricorda elementi femminili come la sensibilità, la pazienza, la cura, il silenzio.

E a voi questa carta cosa ricorda?

 

ghiandola pineale

La seconda carta che ho scelto è stata invece la Ghiandola Pineale.
Se l’utero rappresenta un porta sulla Materia, sulla Vita, a mio avviso il terzo occhio è una porta più verso l’Immateriale, lo Spirituale, l’ Invisibile.

Se la prima è legata alla Terra, la seconda è legata al Cielo.

Due energie creatrici che necessitano di un ponte per poter lavorare insieme.
Abbiamo bisogno equilibrare il nostro maschile e il nostro femminile?
Serve più notte o più giorno nella nostra vita?
A volte dimentichiamo che siamo il prodotto di molte cose. E che dagli estremi nascono nuove soluzioni e nuovi Equilibri ai problemi della nostra esistenza.

Due porte da aprire: sul Visibile e sull’Invisibile.
Per creare o forse per crearci.
Per darci quella forma che ci serve per affrontare le sfide della vita.
Perché a volte dimentichiamo che ci creiamo ogni singolo giorno.
Diventando quello che abbiamo in un altro tempo immaginato.
Il Seme nella Terra crescendo può produrre fiori e frutti da riportare al Cielo nel nostro Viaggio.
Ricordando però che c’è un tempo per stare quieti e un tempo per lavorare.
Un tempo per guardare dentro e uno per guardare fuori.
Un tempo per il giorno e uno per la notte.
Ma che la Vita è l’incontro di queste parti, di questi estremi che ci permettono con uno sforzo creativo di creare un ponte che ci permette di conoscerci e riconoscerci nella Bellezza e nella Verità che è presente dal primo respiro in ognuno di noi.
Con amore infinito. Alessandro.

 

 

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2 Comments

  1. Complimenti davvero

    1. Grazie mille. Il mio intento è quello di creare spunti e porte su dimensioni poco esplorate

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